tuoni senza pioggia

Dupont e Durand sono due personaggi prigionieri in una discussione da loro animata. Da mesi, da anni, o forse da sempre, vivono in uno spazio limitato e in un tempo fermo nelle loro menti. Dupont e Durand, opposti di carattere, ma simili nelle loro vecchie abitudini, si affrontano quotidianamente in una sorta di duello verbale; per loro discutere è di vitale importanza, è il mezzo per vincere, prevalere, è la sopravvivenza; sono difensori e carnefici di sé stessi, sono gli eroi del proprio ego; nei loro pensieri, da tempi remoti, si è smarrito l'oggetto della discussione e le loro parole, ormai sterili, irrompono nella quiete come Tuoni senza pioggia.

La discussione è servita da un maggiordomo burlone, ma fedele alle intenzioni dei due contendenti. Un vaso di fiori che rischia di cadere è l'unico elemento di attenzione che accomuna tutti i personaggi, l'oggetto che contiene lo spirito della discussione, e dunque va tenuto con cura, con devozione, con amore, perché, se cade, rischia di rompersi, e con lui la discussione può precipitare in una realtà colorata, fluida, dinamica, ma diversa da quella conosciuta, e pertanto potenzialmente pericolosa. Da questa realtà misteriosa ci appare Martin, stravagante Don Chisciotte che vuole mettere a tacere ogni inutile discussione, sebbene il rischio di esserne egli stesso coinvolto è elevato.

Se l'oggetto del discutere riemerge prendendo forma, i nostri contendenti lasceranno cadere "l'attenzione" che li lega?

Una donna ci "presenterà" anche questa soluzione.